Un "detective" europeo in giro per il mondo


"E se...?"
Questo modo di affrontare le cose, ovvero con una domanda che necessita di una risposta, descrive molto bene il metodo di lavoro di Simone Facagni, e lo accompagna nella sua attività professionale come product manager per W&H in Italia. Il paragone con un detective è facilmente spiegabile: Simone vuole scoprire di che cosa necessita il mercato e trovare soluzioni agli ostacoli che i suoi clienti affrontano. Puoi leggere il perchè nel dettaglio qui di seguito.

Da bambino, Simone sognava una carriera da calciatore professionista, cosa piuttosto tipica per un italiano negli anni '90, ma il suo talento per le lingue e la comunicazione si è manifestato abbastanza presto. Un’altra caratteristica, forse tipicamente italiana, è la capacità di intrattenere conversazioni e creare un’atmosfera di confronto naturale e positiva. Questa passione non solo per il dialogo, ma anche per le lingue e le diverse culture lo ha accompagnato per tutta la carriera scolastica: “Quando frequentavo il liceo, ho deciso di studiare lingue straniere quali inglese, francese e spagnolo per cinque anni. Già allora pensavo di lavorare in questo campo, magari come traduttore”. Anche qui troviamo un parallelo con la sua professione attuale. Come lui stesso menziona in seguito, il product manager spesso funge da interfaccia tra l’area di sviluppo, i team di vendita o distribuzione, i tecnici e, infine, i medici o le cliniche, traducendo le esigenze specifiche di ciascuno nella 'lingua' giusta. Tutto ciò rimanendo sempre vigile e con la stessa curiosità di un detective – è proprio questo che rende il suo lavoro così stimolante e variegato, uno degli aspetti particolarmente cruciale nella vita professionale di Simone.

Quando ha fatto domanda per una posizione di stagista nell'ufficio amministrazione e ordini di W&H in Italia, parallelamente ai suoi studi in 'Lingue Straniere per il Commercio', non immaginava che il suo percorso avrebbe preso una direzione diversa: “Alla fine dei miei studi, era necessario lavorare in un'azienda. All'epoca, era relativamente difficile trovare un lavoro. In generale, una delle mie più grandi preoccupazioni all'inizio era non riuscire ad avere un'occupazione a causa della situazione economica. Così ho ampliato un po' il mio raggio d'azione. Dopo 5 mesi, stavo per diventare scettico, ma proprio in quel momento si è aperta una posizione vacante in W&H”.

L'inizio del periodo formativo

Che cosa ha tratto Simone da questa esperienza? Sicuramente una connessione con il prodotto e l'opportunità di esplorare diverse aree. Ha anche apprezzato molto la stretta collaborazione con la produzione. Secondo lui, si impara molto anche sull'importanza della gentilezza e della collaborazione sul luogo di lavoro..

  • "Viaggio spesso e in diversi Paesi, collaboro con moltissimi team e il lavoro è molto vario. Il mio è un ruolo davvero interessante."
    Simone Facagni
    Product Manager in W&H Sterilization, Italia

    Dopo aver concluso la laurea triennale, Simone decide di lavorare part-time e inizia un master di primo livello in Marketing Management. Al termine di questo percorso, Alberto Borghi, product manager W&H, nota il giovane talento e così inizia il suo percorso nel product management. Anche se non del tutto convinto inizialmente, sviluppa rapidamente un grande interesse: “È stato amore a "seconda" vista, considerando che lavoravo nell'ufficio gestione ordine. C'è da dire che questo mi ha aiutato enormemente.
    Descrivo così il mio lavoro: costruire un ponte con i vari responsabili ed informarsi sulle loro esigenze per arrivare ad un prodotto di successo o ad un'idea importante. Per fare questo sono spesso in viaggio in diversi Paesi, collaboro con moltissimi team e ho un lavoro molto variegato. Il mio è un ruolo davvero interessante.”
    Se gli si chiede qual è il suo prodotto W&H preferito, al momento risponde W&H eLog, una delle ultime novità lanciate sul mercato, nata dalla famosa domanda "E se...?" e diventata oggi realtà.


    In pillole:

    Il tuo lavoro in 3 parole?
    Movimentato, stimolante, diverso ogni giorno.

    Perché il settore della tecnologia medica?
    In realtà non era nei piani, ma durante i miei studi ho trovato il settore tecno-medico molto affascinante per la sua vicinanza alla produzione. Qui c'è un grande potenziale di crescita e sviluppo, soprattutto per quanto riguarda l'innovazione e la digitalizzazione.

    Il tuo consiglio per i futuri colleghi?
    Mettetevi in gioco costantemente e cercate di imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Non è mai utile fermarsi e pensare di sapere già tutto.


    Simone Facagni
    2018
    Internship:
    Amministrazione & Vendite
    2019
    Part time parallelo al percorso di Master:
    Amministrazione & Vendite
    2019
    Fulltime:
    Product Manager